Obsession

Obsession è l'ultima collezione realizzata da Bonaveri nella quale si fondono i tratti delle collezione Schläppi degli anni '60 e la forza di icone di stile come Diana Ross, Jerry Hall & Grace Jones

Collection Presentations | Riviste Publicate

Obsession rievoca le suggestioni e le ispirazioni celate dietro le figure della collezione Schläppi modellata dallo scultore Lorenzo Piemonti, riproponendo i tratti di Schläppi Loisir, una delle più indecifrabili e singolari linee di archivio

Scritto da Caterina Lunghi | 19 Maggio 2020

Quando la passione incontra l’ispirazione, nasce un’ossessione

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L’ossessione è un fenomeno che consiste in un’idea fissa, un pensiero continuo, che ricorre e persiste nonostante gli sforzi per ignorarlo o eliminarlo. Si manifesta con l’insorgenza di un’idea che si impone in modo insopprimibile. Nell’ossessione si tende a vedere la realizzazione diretta o simbolica di desideri.

Obsession è l’ultima nata della linea Schläppi che nasce da una tradizione e si nutre di ispirazioni vibranti.

Può sembrare un modo irrituale di iniziare il racconto di una collezione di manichini, ma per chi ha l’idea fissa della ricerca della bellezza, per chi vive ogni momento come un percorso di ricerca delle armonie profonde tra forme e colori, anche la creazione di un nuovo manichino può essere riassunto nella parola “ossessione”.

Intendiamo con essa la tensione positiva verso la misura, le proporzioni, i significati estetici e vitali che sono capaci di rendere vivo anche il corpo apparentemente inanimato di un manichino; vivo delle ispirazioni che lo hanno generato, pulsante delle energie che è capace di sprigionare attraverso i propri enigmatici atteggiamenti. Sono queste le nostre ossessioni, i nostri desideri di declinare una volta ancora in dinamismo apparente la bellezza immobile.

La collezione Obsession della linea Schläppi è l’ultima nata di questa abitudine allo stupore che nasce da una tradizione, si nutre di ispirazioni vibranti e si risolve in forme che incarnano una moltitudine di voci, suoni, atteggiamenti, emozioni, attitudini. È il nostro modo di fare i manichini, e di cambiare una volta ancora la linea di confine tra ciò che era e ciò che sarà.

Obsession rievoca le suggestioni e le ispirazioni celate dietro le figure della collezione Schläppi modellata dallo scultore Lorenzo Piemonti, riproponendo i tratti di Schläppi Loisir, una delle più indecifrabili e singolari linee di archivio.

Mentre infatti il mondo dei manichini era concentrato sulle figure iper realistiche con make up e parrucche che volevano somigliare alla rivoluzione dei costumi in corso, Piemonti aveva aperto le porte della creatività a figure dai profili primitivi e ineffabili. Evocazioni di uomini e donne, ridotti alla radice dei propri lineamenti, trasformati in una mediazione artistica che ne trasformava i corpi, allungandoli in estremità fluide, in colli emergenti, in articolazioni esagerate.

Era energia immagazzinata in corpi tessuti di sottili armonie. Erano corpi in anticipo. Sui tempi, sulle mode, sugli stili, sulla capacità stessa di essere compresi per il proprio messaggio.

Emma Davidge – Creative Director di Chameleon Visual, già autrice per Bonaveri delle collezioni Aloof e Tribe – ha riconosciuto e raccolto questo dna e lo ha arricchito della forza magnetica e dell’energia che ha caratterizzato lo Studio 54 a New York.

Gli anni settanta si sono rivelati un decennio di libertà, contaminazione, decadenza e fascino glamour. La peculiarità di quell’ambiente glamour da discoteca stava definendo nuovi codici e stili la cui influenza è andata ben oltre i confini della città di New York.

Tra le tante, c’erano quattro donne hanno saputo rappresentare, impersonare ed esprimere con la loro personalità lo spirito di quell’epoca: Pat Cleveland, Jerry Hall, Grace Jones e Diana Ross.

Icone del loro tempo, quattro regine protagoniste di una stagione estetica che hanno saputo distinguersi per un nuovo tipo di bellezza intrisa di energia, grazia unita alla forza, al talento e alla determinazione del volersi affermare.

In loro ritroviamo un insieme di culture che si incontrano, atteggiamenti unici, differenti tonalità di pelle e caratteristiche che hanno ispirato la teatralità che la collezione Obsession esprime.

Lo Studio 54 ha posto le basi di un’atmosfera completamente nuova in cui queste quattro icone hanno trovato il luogo ideale per esprimere la loro forte personalità. Ha cambiato il volto della moda e influenzato profondamente i codici estetici.

Per comprendere l’atteggiamento peculiare della collezione Obsession dobbiamo tornare all’originale Schläppi Loisir per reinventarla con la personalità rivoluzionaria di quelle quattro donne straordinarie.

Ognuna di loro ha contribuito a definire nuovi standard estetici in un’era in rapida evoluzione. Fu un periodo che segnò una rivoluzione di genere in cui le donne furono in grado di esprimere liberamente le loro personalità, affermando il loro diritto all’autodeterminazione, sfidando apertamente lo status quo.

La teatralità ha lasciato il posto alla formalità, liberando un desiderio che non poteva più essere contenuto.

Lo spirito di quel tempo scorreva per le strade di New York, mentre nasceva una comunità emergente che ha dato vita a un’era libera da confini razziali, genere e preferenze sessuali, lasciando il posto a una miscela di mondi non più divergenti.

Cinema, fotografia, moda, musica e arte esistevano in un habitat collettivo in cui i protagonisti potevano scambiarsi ruoli e spostarsi fluidamente da un contesto all’altro. È questo spirito glamour, orgoglioso della sua vanità e pieno di energia, su cui si fonda la collezione Obsession.

Parte da qui la nostra “ossessione”. Rintraccia in quelle storie il dna del movimento in attesa, ne coglie le premesse e le porta a compimento dando forma a manichini che ne sviluppano il senso con un nota eterodossa.

Pose teatrali, protagoniste della scena: plateali nei gesti, articolate nello spazio, sensuali in un senso di grazia indocile, provocatorie nella allusione alla propria potenza. Obsession rappresenta un manichino capace di dominare il palcoscenico, di rendere l’abito il centro dei desideri, di attrarre magneticamente lo sguardo.

Obsession è un manichino in grado di dominare la scena.

Alla vitalità delle pose, all’energia degli atteggiamenti, al dinamismo esondante degli attributi si abbinano una ricchezza di colori e toni che rendono omaggio alla bellezza della diversità, al multiculturalismo, alla contaminazione tra nuances.

Spazio alla personalità anche nell’impiego di un espediente teatrale di grande impatto. Anziché utilizzare delle parrucche, la Davidge ha scelto di impiegare delle piume per costruire il corredo estetico dei manichini. Volumi eterei di piume colorate restituiscono il senso di magia che serve per rendere Obsession fuori da ogni tempo e al contempo presente alla nostra epoca.

Una dichiarazione di vanità e grazia sorprendente, un nuovo modo di intendere la relazione tra centro e periferia, per dare forma all’anima dei manichini.

Per la prima presentazione di Obsession sono stati scelti abiti Haute Couture di Jason Wu: capi nei quali il rapporto tra volume, colori e silhouette trova una perfetta corrispondenza, in una naturale esaltazione del senso più profondo di questa nuova collezione.

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